Croci ai TRX. Alleniamoci al parco

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croci ai trxPrimavera, finalmente è arrivata la stagione che permette di allenarci al parco senza dover indossare strati di indumenti tecnici, polline permettendo naturalmente (per chi ne soffre come me va molto meglio la sera, è meno intenso). Quale migliore opportunitá per un bel training con i TRX? Una corsetta di una mezzora per scaldarci con un occhio attento alla ricerca dell´albero e del ramo migliore che sia all´altezza giusta e robusto abbastanza da sorreggerci e si comincia.

croci ai cavi altiSe parliamo di pettorali non possiamo non parlare delle croci, un esercizio che abbiamo giá visto in passato nella rubrica di Kung Fu Gym. Al chiuso in palestra una buona base per affrontare questo esercizio sono ovviamente le croci classiche con i manubri, oppure quelle ai cavi; all’aperto invece possiamo rimediare con semplicità simulandone il movimento e contraendo il muscolo al suo picco per un paio di secondi.
Come sempre quando parliamo di TRX tutto dipende dal nostro peso e dall’inclinazione che gli diamo, quindi diminuire il carico non è così immediato come quando abbiamo a che fare con dischi e piastre della sala pesi; teniamo conto di ciò soprattutto all’inizio, con un’inclinazione minima e cominciando magari le prime serie sulle ginocchia – se il terreno lo permette – smollando le cinghie fin quasi alla loro lunghezza massima.

croci trxA questo punto una debita premessa: sentiremo tirare molto i muscoli pettorali nella loro inserzione nel deltoide, soprattutto con l’utilizzo dei TRX. Tale sensazione, in particolar modo per i principianti, va ricercata ma deve rappresentare il limite da non superare, anche perché questo "tiraggio" si può presentare in un momento di maggiore stanchezza o disattenzione e si può alleviare solo parzialmente avanzando il bacino; per eliminarlo si devono contrarre i muscoli pettorali avvicinando di conseguenza le braccia fra loro, gesto che può essere non semplice da compiere, specie nell´ultima ripetizione delle ultime serie.

croci trxPartiamo per affrontare le croci con la giusta inclinazione dunque, minima come si è detto, in una posizione di appoggio leggermente arretrata rispetto al nostro busto (all’inizio sulle ginocchia e poi in piedi quando saremo pronti) impugnando le staffe del TRX con i palmi delle mani rivolti l’uno verso l’altro e guadagnando una posizione con le braccia quasi completamente distese (formano un leggero arco) e perpendicolari al nostro tronco.

Stabilizziamoci un attimo e poi cominciamo: con estremo controllo rilasciamo la tensione muscolare fino a portare le braccia al nostro personale – ripeto personale – livello di apertura massima per poi richiamare esclusivamente la contrazione pettorale senza nessuno slancio né dei muscoli né del bacino per far arrivare a contatto le nocche fra di loro.

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