Confucio. Il pensiero smarrito nel Kung Fu

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confucioTra il VI e il V secolo a.C, in un´epoca caratterizzata da un periodo di decadenza, ci fu un uomo che cercó di creare un sistema di pensiero che generasse degli uomini validi, utili a se stessi e alla societá. L´uomo si chiamava Kong Qiu (o K´ung-fu-tzu), ma è noto con il nome di Confucio. Era un filosofo che, in un periodo storico segnato dall´assenza di cultura, provó a tracciare la via da seguire per condurre un´esistenza rispettosa della natura umana che potesse portare alla realizzazione di sé, che trasformasse le persone in esseri umani "completi".

confucio filmPer tracciare tale percorso Confucio attinse agli scritti degli antichi saggi di cui era grande estimatore e ai quali diede un´iterpretazione al quanto soggettiva. Facendo riferimento a testi quali Lun Yu (gli "Analecta", i detti di Confucio), il Ta Hsueh (Il Grande Studio sul buon governo) e il Chung Yung (Il Giusto Mezzo: regole di vita) si possono definire i principi del confucianesimo:

  • Jen, sensibilità umana. Confucio disse: <<Jen consiste nell´amare gli altri>>. È una virtú che si puó sintetizzare col detto "non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. Fai agli altri ciò che desideri sia fatto a te";
  • I, rettitudine. Una legge moralmente superiore, in contrasto con le brame egoistiche umane;
  • Hsiao, la pietà;
  • Li, etichetta e riti. Tutti gli schemi che devono regolare i rapporti umani, tenendo presente ció che è bene per l´umanitá.

Secondo il "Confucio pensiero" l´uomo che seguiva tali virtú e che leggeva i classici si sarebbe evoluto fino a diventare un essere umano completo. Tale evoluzione, secondo Confucio, doveva avvenire per il bene della società, perchè intorno alla società ruota il benessere del mondo.

pergamena kung fuConfucio sostenne anche l’importanza della cultura fisica, oltre che di quella mentale e spirituale. Lui stesso amava le arti marziali. In particolare il Kung Fu deve a Confucio molti principi che ne caratterizzano ed influenzano ancora oggi la pratica in alcuni elementi come il saluto, i rapporti tra maestro e allievi e tra allievi di differente anzianitá.
In un mondo come quello delle discipline marziali di origine cinese, dove spesso si spendono fiumi di parole condite con principi filosofici derivati da antichi pensatori e maestri, c´é da chiedersi quanto possa tornare utile il lavoro di Confucio.
In un ambiente dove si fa a chi è piú bravo, a chi puó o non puó definirsi degno, a chi è o non è efficace nel combattimento, forse ricordarsi la teoria che intorno alla societá ruota il benessere del mondo puó aiutare a comprendere che aiutare l´arte aiuta gli artisti.

saluto kung fuInvece di fare a chi ce l’ha più lungo potremmo impegnarci tutti in uno sforzo di sensibilità, rettitudine, pietà ed etichetta per sviluppare un po´ di sano rispetto competitivo che puó davvero aiutare il Kung Fu a diffondersi. Confucio sosteneva che essere persone corrette e centrate evolvesse la società e che in una società evoluta le persone potessero vivere meglio. Un bel pensiero che per quanto resti vivo nelle parole dei maestri, soprattutto in quelli che amano darsi un tono orientale, si è invece perso nella pratica del confronto di stile, elemento evolutivo dell’arte volgarmente trasformato in un esercizio di vanità. Il pensiero di Confucio si perde nel Kung Fu.

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