Il censimento del Kung Fu è ancora aperto. È la prima iniziativa lanciata da Kung Fu Life per capire come è radicato il Kung Fu in Italia, al fine di avere informazioni utili alla diffusione della nostra disciplina marziale. Molti degli iscritti al sito di Kung Fu Life hanno già fornito le risposte alle dieci domande, ma ancora molti non hanno partecipato. Che aspettate? Basta collegarsi al sito http://www.kungfulife.net/censimento.php compilare il questionario.
Questi i risultati aggiornati al 14 ottobre 2102.
I partecipanti al censimento si ripartiscono quasi equamente in tutte le fasce d’età, dai 10 anni (c’è anche un 1% con meno di 10 anni) fino alla fascia + 40 anni. La maggior parte (79%) sono maschi. Le regioni più presenti sono Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Lombardia. So per certo che nel sud Italia il Kung Fu è molto praticato, quindi forza da Roma in giù … partecipare!
Il tempo di pratica è per la maggior parte (42%) inferiore ai 3 anni, con conseguente livello che si attesta per il 52% al di sotto delle prime due cinture.
GLi stili più praticati sono lo Shaolin (38%), il Wing Chun (31%), il il Sanda e semi-sanda (31%), il Tai Ji (19%) ed il Tang Lang (18%). (Questa domanda è a risposta multipla quindi la somma delle percentuali ovviamente supera il 100%, in quanto molti partecipanti praticano più di uno stile).
Dai risultati si evince che chi pratica Kung Fu ha iniziato in modo equidistribuito per i motivi più diversi: per capire cosa fosse il Kung Fu (33%), per il desiderio di praticare un’arte marziale (26%) e anche grazie ai film di Kung Fu (22%). La maggior parte pratica nelle palestre o nelle associazioni sportive dilettantistiche e i non agonisti (56%) sono leggermenti di più degli agonisti (44%).
Se non hai ancora partecipato, contribuisci all’iniziativa. Collegati al sito http://www.kungfulife.net/censimento.php (occorre essere registrati) e rispondi alle 10 domande. Contribuisci alla diffusione del Kung Fu in Italia.