Censimento Italiano del Kung Fu. Nuovo aggiornamento.

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Come ormai saprete il censimento italiano del Kung Fu è un’iniziativa Kung Fu Life che ha come scopo quello di tracciare una mappa della pratica del Kung Fu in Italia.
Perchè cercare di capire in che modo è praticato il Kung Fu nel nostro paese? Per diversi motivi.
Per verificare la diffusione della nostra amata arte marziale cinese che, a differenza di altre arti marziali, racchiude tanti stili e discipline. Perchè avere un quadro che rappresenti chi pratica cosa in Italia può tornare utile per la promozione degli stili, delle scuole, per l’organizzazione di gare ed eventi e soprattutto per capire quale sia il modo migliore per diffondere il Kung Fu in un paese dove si sa ancora molto poco di arti orientali.
Questi i risultati aggiornati ad oggi 30 novembre 2012.

ETÀ
È cresciuto il numero di partecipanti al censimento e le fasce d’età si sono equilibrate. Più dell’80% dei partecipanti al censimento ha più di 22 anni, con una netta prevalenza maschile (82% circa).

LOCALITÀ
Quasi tutte le regioni sono coinvolte. A parte Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Basilicata, abbiamo partecipanti da tutte le altre regioni d’Italia. Con una prevalenza di partecipanti piemontesi (è normale visto che Kung Fu Life nasce a Torino), ma con Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Toscana che si stanno facendo sotto.

PERIODO DI PRATICA E LIVELLO
Anche in questo caso le percentuali parlano di equilibrio. Da meno di 1 anno fino a più di 15 anni tutte le fasce si equivalgono, con una leggera prevalenza di praticanti novizi (meno di 1 anno al 22%). Di conseguenza anche i vari livelli sono in equilibrio. Abbiamo avuto partecipanti “cintura bianca“, esperti e anche diversi insegnanti (22%).

STILI
I partecipanti al censimento arrivano da discipline diverse. Dall’Hun Gar, all’IMS, dal Jeet Kune Do (rigorosamente diviso in Original e Concept) al Baguazhang-Xingyiquan, dallo Shaolin al Sanda, i vari stili e discipline sono ben rappresentate; sintomo che in Italia esiste una buona diversificazione, che a mio parere è un’ottima cosa.

PERCHÈ KUNG FU
Tra i motivi per cui si è intrapresa la pratica del Kung Fu è interessante il dato “seguendo un amico/a che praticava“, che è al 13%. Il passaparola evidentemente ha ancora un’importanza e questo dato rappresenta l’efficacia della diffusione dell’arte fatta dai praticanti stessi nella propria cerchia di amicizie. Se si pensa che le persone che hanno cominciato a praticare di propria iniziativa sono il 29%, si deduce che siamo quasi al punto che per 3 persone che iniziano a praticare il Kung Fu, 1 è stato portato in palestra da un amico.
Interessante anche il fatto che il 15% dei partecipanti praticava altre arti marziali prima di arrivare al Kung Fu. Considerando che le risposte del censimento sono multiple è possibile che alcuni di questi siano stati “convinti” da amici kungufisti a provare l’arte marziale cinese.

LUOGO DI PRATICA
Come preventivabile i luoghi di pratica maggiormente utilizzati sono palestre e associazioni sportive dilettantistiche, però è interessante il fatto che il 2% dei partecipanti ha dichiarato di praticare a scuola (canale interessante per la divulgazione) e che l’8% dice di praticare in nessuna struttura particolare. Quest’ultima informazione può essere davvero utile proprio per palestre e associazioni perchè significa che ci sono praticanti da accogliere nei propri corsi.

AGONISMO
Trai partecipanti al censimento gli agonisti sono solo il 40%. Meno della metà dei praticanti non fa competizioni. Secondo me è un peccato. Eventi con molti partecipanti aiutano a far conoscere la disciplina. Probabilmente insegnanti, associazioni, palestre e federazioni devono impegnarsi di più per rendere maggiormente appetibili le gare di kung fu.

Tra i vari iscritti a Kung Fu Life molti non hanno ancora risposto alle 10 domande. Ovviamente vi invito a farlo dalla pagina del censimento italiano del Kung Fu e invito tutti i praticanti a divulgare questa iniziativa.
Come si può intuire dal post che avete appena letto conoscere la mappa del Kung Fu in Italia può aiutare il Kung Fu in Italia. Noi di Kung Fu Life ci crediamo … e voi?

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