È ancora aperto il primo censimento italiano del Kung Fu, l’iniziativa che promossa Kung Fu Life per cercare di comprendere la diffusione del Kung Fu in Italia. Il numero dei partecipanti sta continuando a crescere e devo dire con soddisfazione che ogni giorno ci sono nuovi iscritti al sito che rispondono alle dieci domande. Molti iscritti al sito non hanno ancora partecipato … spero lo facciano presto.
I risultati (fino ad oggi).
Innanzi tutto bisogna dire che hanno partecipato al censimento praticanti di Kung Fu di tutte le età, da meno di 10 anni a più di 40 anni, con una lieve maggioranza di partecipanti sopra i 22 anni, ma comunque abbiamo un campione ben distribuito per età. Per sesso invece abbiamo una netta prevalenza maschile (80%).
Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei partecipanti vincono Piemonte (21%), Lombardia (13%), Lazio (13%) ed Emilia Romagna (11%); seguono via via le altre regioni.
Anche alla voce “tempo di pratica” si registra una maggioranza di nuovi praticanti, infatti la metà dei partecipanti pratica Kung Fu si è definito novizio o principiante. Probabilmente gli iscritti al sito di Kung Fu Life più esperti non hanno ancora partecipato al censimento. Si può ancora partecipare da questa pagina.
Veniamo agli stili praticati. Bella lotta. In testa c’è lo Shaolin, particato dal 37% dei partecipanti al censimento, ma seguono a breve distanza il Tai Ji (26%), il Wing Chun (26%), il Sanda (15%) (più praticato del Semi Sanda (10%)). Ci sono poi praticanti di Hung Gar, di Baguazhang-Xingyiquan, Choi Lay Fut, IMS, Meihuaquan, altri stili non specificati tra le risposte.
Mi sorprende il numero dei praticanti di Wushu, solo il 7% …
I motivi che hanno spinto i partecipanti al censimento ad iniziare a praticare Kung Fu sono molteplici. A parte la scelta dettata dalla casualità (unica attività coincidente con i propri orari e impegni) che si attesta sul 2%, le altre possibilità sono equamente coperte. Da chi ha seguito un amico, a chi si è avvicinato al tatami grazie ai film di Bruce Lee, da chi voleva saperne di più sul Kung Fu, a chi lo ha scelto come arte marziale tra le arti marziali. Le vie per arrivare al Kung Fu sono state percorse quasi tutte…
Il luogo di pratica preferito sembrano essere palestre di arti marziali (42%) e associazioni sportive dilettantistiche (36%), meno le palestre di fitness (quindi quelle non dedicate unicamente alle arti marziali) (23%). Interessante il fatto che il 7% dei praticanti non si riferisce ad alcuna struttura in particolare. Bisogna però ricordare che il questionario è a risposte multiple quindi sicuramente qualcuno ha indicato sia la pratica in una struttura che la pratica in nessuna struttura, magari perchè si allena anche a casa.
Infine l’agonismo. Il 58% non è agonista. È un dato legato al tempo di pratica. Se la maggior parte dei partecipanti al censimento è principiante probabilmente non si è ancora avvicinato alle competizioni.
E tu hai partecipato al primo censimento del Kung Fu in Italia?