Buon giorno, e scusate l´intrusione. Io sono una tigre. Per la precisione una Panthera tigris amoyensis, giusto per presentarmi a voi con il nome che voi stessi mi avete dato. Si, perché ad un certo punto un tizio umano di nome Carlo Linneo ha deciso che fosse il caso di schedare tutte le creature della Terra in una sorta di elenco telefonico senza numeri di telefono. E a me m´hanno dato ´sto nome del cavolo… cioé, in realtá al cavolo l´hanno chiamato Brassica Oleracea, quindi non dovrei nemmeno lamentarmi piú di tanto… beh, si faceva per dire.
Mi avete dato un nome che, se per caso mi vedete che sto puntando una vacca sacra indocinese, prima che le gridiate <<Attenta Sua Divinitá, sta per essere mangiata da una Panthera tigris amoyensis!>>, io giá me la sono presa, sventrata, e per l´occasione pure fatta alla brace come fate voi Homo sapiens.
Sono quindi un mammifero che si aggira nelle zone della Cina meridionale, preferibilmente in mezzo alle foreste. Sono un felide, per la precisione. E ancora: per la vostra precisione, che a me non è che interessi più di tanto.
Bah, sará per questa mania di catalogare tutto che vi fate chiamare Homo sapiens. Addirittura sapiens sapiens! Ma dico: volete insinuare che noi “animali” siamo degli imbecilli? Che poi, “animali”… ma che, voi credete di essere delle piante? Si, ora siamo al punto in cui voi dite che c´è la gerarchia ed al terzo posto vengono le piante, poi noi animali e voi “esseri umani” medaglie d´oro. Questa storia della catena alimentare, che voi da quando avete inventato il fuoco e le armi siete diventati i più forti… ci manca che cominciate a mangiare tigri e cugini leoni. Secondo voi ci sono le piante, che si allargano e crescono e poi ci sono gli animali, che hanno il soffio vitale che li anima. E poi ci siete voi, che avete si l´”anima”, ma per voi è una cosa piú divina che animale. Peró poi dite che le vacche e le scimmie sono sacre.
<<Animale che non sei altro!>>, <<Quello a fare Kung Fu è un cane>>, <<Quell´altro è una tigre>>. Guardate, potrei sentirmi addirittura lusingata da questa storia che i piú fighi di voi siano delle tigri… se non fosse che mi fa sorridere. Perché anche io sono un animale, una bestia: cosí ci chiamate anche il vostro Lucifero, che vi sta parecchio sulle scatole. Insomma, mi volete bene o no? Bah, piú che sapiens mi sembrate abbastanza confusi.
Vedo alcuni di voi che si muovono pretendendo di essere alcuni di noi. Mi ricordo che eravamo un giorno io e una scimmia in mezzo alla nostra bella foresta. Io poltrivo allegramente dopo aver mangiato un buon ungulato, lei se ne stava sopra un albero, satolla pure lei, ma che non si sa mai che mi venga voglia di farmi uno spuntino. Per sicurezza, se ne stava lí. Ad un certo punto sentiamo urlare due di voi dallo spiazzo che c´era un centinaio di metri piú in lá. Uno si metteva in posizioni basse, come se avesse quattro zampe e urlava mentre arricciava le dita. Secondo lui stava “ruggendo” mentre usava gli “artigli”. L´altro camminava accosciato e con le mani per terra, come uno scimpanzé. E muoveva il muso come se gli avessero sputato del pepe nero sul naso e fosse lí lí per starnutire. Sapete cosa facevano? A botte.
Tiro su lo sguardo verso la scimmia, e incrocio il suo, diretto verso di me.
Mi stava chiedendo piú o meno: <<Ascolta, mettendo da parte per un attimo la faccenda della catena alimentare… dimmi la veritá: ma io sembro davvero così ridicola?>>
Io le rispondo con il mio sguardo: <<Beh, non so… non c´ho mai pensato. Sei una scimmia, quando ti muovi fai la scimmia e non m´é mai venuto da ridere guardandoti. Piuttosto: quando vado a caccia ti sembro in quel modo? Come un tizio a cui hanno inserito un peperoncino (Capsicum Anuum per la precisione) su per il deretano?>>.
Lei: <<Ma no, cacchio… tu sei la tigre… fai paura quando mi cacci, mica ridere come quelli lí…>>.
Quei due strani tipi stavano facendo a botte in quel modo perché convinti che imitare la più grande cacciatrice del mondo fosse una buona idea per diventare efficace come lei. Lo scimmione che scimmiottava la scimmia, invece, pensava di carpirne chissá che essenza.
Rifletto un attimo, poi chiedo alla scimmia: <<Senti, ma se la prossima volta che ti inseguo lo faccio cercando di sentirmi un elefante, tu per caso…>> e fui interrotta dalle sue risate: <<Ahahahah, ma dai, faresti ridere! Prova a pensare se io scappassi strisciando come un serpente!>>. In effetti aveva ragione. Forse quei due tizi facevano ridere perché volevano essere quello che non erano.
Io aggiunsi: <<Si, deve essere cosí… tu, scimmia, se scappi è dura strati dietro. Ma a quel tizio col pepe sul naso lo guarderei con un espressione tipo “ma veramente stai facendo?”… prima di mangiarmelo a merenda>>.
Lei: <<ahahah, è vero! Quell´altro con il peperoncino nel retto lo semino con 2 salti in croce!>>.
Un paio di risate e ci rendemmo conto del perché amiate tanto il cinema e la televisione: una divertentissima fonte di intrattenimento. Siete maestri nel cercare di essere quello che non siete. Ma nelle arti marziali ce l´avete per caso lo stile dell´uomo? Che se a voi non piace potremmo impararlo noi. Poi organizziamo io, la scimmia, l´elefante, il serpente e tutta la nostra baracca un bello spettacolo teatrale dove facciamo finta di spararci, accoltellarci per una sigaretta, mandarci a quel paese via chat, rubarci soldi e tutte quelle robe dello stile dell´uomo. Cosí, magari, guardandolo fare a noi capite quanto siamo ridicoli a fare quelli che non siamo. Ma badate: potreste rendervi conto che anche voi, seppur si tratti del vostro stile, siete comunque ridicoli quando lo fate. A meno che non pensiate che siete ben altro: in quel caso, allora, si tratterebbe di capire cosa.
2 risposte
Splendido!!
mi fate sempre ridere 😀 siete una validissima alternativa ai pepputati!