Ecco, è successo di nuovo.
Lo sapevo che sarebbe stata solo questione di tempo.
Lezione con i bambini, lui 7 anni: <<Ma non ce la insegni la mossa segreta di Kung Fu Panda?>>
L´amico, stessa età: <<Stupido! Quello è un cartone! Non esiste per davvero!>>
Mi è toccato intervenire su tre fronti, redarguire il secondo baby fighter per la parola poco educata usata nei confronti dell´amico (la disciplina sta alla base anche del Kung Fu), dargli comunque ragione per l´intervento sull´esistenza di Kung Fu Panda ma allo stesso tempo cercare di richiamare l´attenzione del primo baby fighter sul fatto che anche il Panda della DreamWorks inizia il suo allenamento tra flessioni, addominali e stretching prima di diventare il leggendario Guerriero Dragone: 1 – 1 palla al centro.
Non mi sono salvata del tutto, ho visto sul suo volto un´espressione di rassegnazione e delusione, mentre il secondo riprendeva a fare l´esercizio iniziato, fiero della superiorità dimostrata, ed io riflettevo sulla vita.
Meno di una settimana dopo mi ritrovo nuovamente a fare i conti con i piccoli Bruce Lee in erba.
Questa volta si allenano le tecniche di pugno, pollice fuori dalla mano chiusa, braccio mai completamente disteso, spalla rilassata, rotazione del busto, e un bel colpo sul pao quando passo davanti ad ognuno per far saggiare loro il contatto col bersaglio.
Si alza una mano, l’età è pressappoco la stessa del caso precedente: <<Ma in un film ho visto uno che fermava un pugno così!>> e il bimbo mima il gesto di prendere il pugno all’interno dell’altra mano.
Non ci penso nemmeno su, rispondo sicura <<Nella realtà solo Bud Spencer può fermare un pugno in quel modo senza farsi male!>>.
Scende il silenzio. Gli occhietti si guardano tra loro e tornano a fissare me. Dai più grandi, 10 anni, ai più piccoli, 7, tutti aspettano delucidazioni.
E inizio ad avere il sospetto di aver nominato Schopenhauer al posto del mitico Bud: <<Nessuno sa chi è Bud Spencer?>>.
<<Nooo>>-
Era già successo con Ken il guerriero, dico Ken di Hokuto!
Non Ken di Barbie e Ken…
E con Chuck Norris!
E in quegli episodi i miei interlocutori erano sui 14 anni.
Non provo nemmeno a cercare un esempio di personaggio che possa essere alla loro portata, non sono così informata sui miti dei giovani (fighters) di oggi.
Torno mestamente a tenere il pao e a farli lavorare sulla tecnica.
E quando a fine lezione nomino i monaci Shaolin che si allenano in condizioni estreme senza lamentarsi di continuo (chiaro riferimento al continuo chiedere pause per andare in bagno, pause per bere, lamentare dolori che nemmeno un 80enne), sentendo il coro di <<Chiiii?>>, faccio spallucce e lascio come compito alla nuova generazione di cercare sul web qualche video dei misteriosi monaci.