Avviare un corso di Kung Fu. Alcuni consigli utili

Argomenti del post

corso di Kung Fu allenamento
I mesi di settembre e ottobre rappresentano per le palestre e le attività sportive l’inizio della stagione. Sono mesi importanti nei quali le persone, in genere, se hanno intenzione di praticare qualche attività si mettono alla ricerca del posto in cui farlo.
In questi giorni sto ricevendo diversi messaggi da persone che stanno avviando dei corsi di Kung Fu e spesso si dicono un pò preoccupati per il basso numero di allievi. In questo post voglio condividere con voi alcune considerazioni e consigli relativi allo start up di un corso di Kung Fu. Considerazioni e consigli maturati sulla base della mia esperienza e condivisi con l’umiltà del caso, senza pretendere cioè di essere custode di tutte le soluzioni o strategie del caso.

1. Il sogno e la paura

kung fu life supermanIniziamo col dire che ogni insegnante sogna di avere il tatami affollato di allievi desiderosi di apprendere ogni dettaglio della disciplina, ma è necessario comprendere che tale risultato, quando lo si raggiunge, è frutto di una dedizione costante che costa sacrifici ed energia e quindi c’è una prima regola che non può non essere rispettata: crederci. Sembra banale dirlo, ma molto spesso ci si avventura nella realizzazione di progetti personali accompagnati più dalla paura di fallire che dalla voglia di successo, così, senza nemmeno rendersene conto, ogni azione viene compiuta in difesa piuttosto che in attacco, stando attenti a non fare passi falsi più che a fare i passi giusti. Tormentati dall’incubo del tatami vuoto.

2. Non è una questione di soldi

scimmia griffin<<Quanto costa?>>. È la prima domanda che viene fatta. Prima di sapere chi, cosa e come, interessa il quanto. Molto spesso chi apre un corso di Kung Fu, se non ha una palestra alle spalle con qualcuno che decide la politica di prezzi, ha il dubbio di quanto far pagare il corso. Ovviamente nel timore di perdere possibili allievi che ritengono il costo eccessivo. Posso affermare che nel 90% dei casi non è una questione di soldi. Cosi come posso tranquillamente dire che nel 90% dei casi i soldi sono utilizzati come scusa da chi decide di non iscriversi al corso. Dando per scontato che proporre un corso di Kung Fu di due ore settimanali a 100 euro mensili è eccessivo, se una persona fa una lezione di prova gratuita sicuramente sa che il corso ha un costo. Altrimenti sarebbe un corso gratuito e non una lezione! Di conseguenza ha già accettato l’idea di pagare per imparare il Kung Fu. Proporre varie soluzioni di iscrizione può aiutare a superare l’ostacolo prezzo. Ad esempio un’iscrizione annuale o semestrale che risulti economica paragonata all’iscrizione mensile può essere una soluzione ottimale. Per l’allievo, che pur pagando una cifra più alta in una sola volta, se calcola tale cifra divisa per i mesi di corso si accorge che effettivamente risparmia; e per l’insegnante che si assicura uno studente per almeno 6 mesi e se sarà un bravo insegnante probilmente per molto più tempo.

[tweetthis display_mode=”box” hidden_hashtags=”#consigli”]Avviare un corso di Kung Fu. Alcuni consigli utili[/tweetthis]

3. Se ci sei batti un colpo

kung fu life webChi cerca un corso di Kung Fu lo vuole trovare facilmente. Ancora una volta mi sento di puntualizzare l’ovvio dicendo che se non ci si promuove è difficile partire. Sono convinto che il classico “passa parola” sia un´efficace pubblicità, ma molto spesso si dimentica che questo telefono senza fili da qualche parte dovrà pur iniziare. È quanto meno ottimista pensare che dopo la prima lezione i primi allievi inizino a parlare del loro corso di Kung Fu con tutti, magari portando tutti gli amici a provare una lezione. Succede, ma ci vuole tempo. La prima voce deve essere quella di chi il corso lo apre. Noi di Kung Fu Life proviamo a dare una mano per quanto riguarda la visbilitá in Internet con le pagine gratuite dedicate alle scuole: qui trovi tutte le informazioni relative a questa iniziativa.

4. Mi piace il Kung Fu?

to tao buIl più delle volte chi inizia a praticare Kung Fu lo fa per la prima volta. Non sa cosa sia il Kung Fu e lo vuole scoprire da chi insegna. Ciò che vedrà non sarà il Kung Fu e neanche “il Kung Fu di chi insegna”. Ciò che vedrà nell’unica o poche lezioni di prova gratuite sarà ciò che il Kung Fu significa per chi lo insegna. Respirerà per un’ora la passione di chi esegue davanti a lui movimenti più o meno incomprensibili chiedendosi se un giorno sarà in grado di capirne il senso e di ripeterli in un modo che non lo faccia sentire goffo. Probabilmente non saprà valutare se l’insegnante è valido tecnicamente, ma sicuramente saprà capire se sta guardando una persona in grado di trasmettere qualcosa. Il mio consiglio è di provare ad immedesimarsi negli allievi e provare a dare emozioni prima che tecnica.

Ulteriore considerazione: sembra che il Kung Fu stia prendendo piede. Rispetto agli anni scorsi, pare che tra le richieste di informazioni che giungono alle palestre aumentino quelle relative al corso di Kung Fu, forse anche grazie alla diffusione mediatica dei film di Kung Fu Panda e di film dal sapore d’oriente trasmessi da Rai 4.
Allora forza… diffondiamo l´arte. E chi ha dei corsi ben avviati magari potrebbe lasciare dei consigli qui sotto nei commenti a chi sta iniziando. L´unione fa la forza…

Una risposta

  1. Mi fa piacere leggere queste parole, specialmente da un praticante che ha cominciato la sua avventura da insegnante da non troppo tempo e si ricorda ancora cosa significhi aprire un corso.
    Mi sono già scontrato con alcune difficoltà e devo dire che a seguito del primo abbandono (un amico che si era mostrato interessato ma ha deciso di continuare per mancanza di voglia) mi sono un pò instristito, vedendola subito come una sconfitta.
    Ma al suo posto è arrivato un ragazzo giovane con della voglia e dell’interesse, e questo mi ha fatto capire che certo bisogna essere capaci di trasmettere passione, ma bisogna anche trovare chi questa passione la coglie e chi ha entusiasmo e voglia di applicarsi. Ci vuole pazienza, ma alla fine penso che il sacrificio paghi.
    Grazie Mark

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *