Esistono diversi testi, aforismi e pensieri attribuiti a Bruce Lee, anche senza un´evidente certezza di paternitá, tra i molti scritti ce n´é uno intrigante:
<<C´é una grande differenza tra l´attività fisica cinese e quella occidentale.
Gli esercizi cinesi sono ritmici, mentre quelli occidentali sono dinamici e pieni di tensione. L´esercizio cinese ricerca un´armoniosa fusione con la natura, quello occidentale cerca di dominarla.
L´esercizio cinese è sia uno stile di vita che un´educazione mentale, mentre quello occidentale è uno sport, un´educazione fisica.
Forse la differenza principale risiede nel fatto che l´attività fisica cinese è yin (morbidezza); quella occidentale è yang (durezza).
Possiamo paragonare la mentalitá occidentale ad una quercia che si erge ferma e rigida contro un forte vento. Se il vento si fa ancora piú forte l´albero si spezza. La mentalitá cinese invece è come il bambú che si piega ad un forte vento. Quando il vento cessa il bambú si raddrizza piú forte di prima.
L´attività fisica occidentale spreca energia. Lo sforzo eccessivo e l’abnorme sviluppo degli organi corporei insito nell’atletica occidentale sono detrimento alla propria salute. L’attività fisica cinese, d’altra parte, enfatizza molto la conservazione dell’energia; il principio è sempre quello della moderazione, in quanto opposto al raggiungimento degli estremi. Qualunque esercizio consiste sempre di movimenti armoniosi, ideali per normalizzare, non per agitare il proprio regime corporeo.
Infatti la base è il regime mentale, il cui unico fine è quello di indurre la pace e la calma della mente. Con tale base si mira a stimolare un normale funzionamento dei processi interni della respirazione e della circolazione sanguigna.>>.
Un testo quello precedente che fa da specchio a due culture opposte in un´intersezione tutt´altro che vuota che spesso hanno preso strade divergenti nel percorso formativo culturale ed in particolare nel modo di concepire il Kung Fu.
Diversi passaggi esprimono efficacemente le differenze di concezione dell´arte che sussistono tra Oriente ed Occidente.
<<L´esercizio cinese è sia uno stile di vita che un´educazione mentale, mentre quello occidentale è uno sport, un´educazione fisica>>.
Il "nostro" Kung Fu assomiglia ad un´attività fisica complessa, il "loro", quello originale, è una complessa attività fisica mentale spirituale che coinvolge l´essere umano nella sua totalità per 24 ore al giorno e non solo nelle ore settimanali di pratica nelle palestre.
<<L´attività fisica occidentale spreca energia… l’attività fisica cinese, d’altra parte, enfatizza molto la conservazione dell’energia;…>>
"Siamo" muscoli, forza e combattimento, "sono" crescita paziente, evoluzione interiore ed acquisizione tecnica. "Noi" spendiamo Qi persuasi che piú energia concentrata nel gesto tecnico sia sinonimo di potenza, "loro" imparano a conservare il Qi per esprimerlo in modo produttivo.
Non si tratta di meglio o peggio, ma semplicemente di diversitá. Il confronto meglio/peggio è un´attitudine Occidentale che ci allontana dal senso del Kung Fu. Il voler essere i piú bravi, gli unici degni discendenti del lineage di stile, l´insegnante piú accreditato dal patriarca cinese, sono necessitá distanti dall´arte e dall´insegnamento, sono bisogni umani, comprensibili quanto inutili, che alla lunga influenzano l´attività fisica, mentale e spirituale degli allievi.
Meglio sarebbe trovare nel proprio Kung Fu una via di evoluzione completa che anche se non rende i piú bravi puó comunque rendere migliori.
Diceva Bruce Lee:<<Qualunque esercizio consiste sempre di movimenti armoniosi, ideali per normalizzare, non per agitare il proprio regime corporeo>>.