Arti marziali e il loro mantra

braveheart

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braveheart<<Ma questo lo abbiamo anche noi>>. Quante volte ho sentito questa frase essere pronunciata da qualche praticante di arti marziali mentre chiacchierava con un collega. La scena è piú o meno questa: si è in palestra o, piú facilmente, ci si incontra in contesti diversi e non sportivo-marziali e si comincia a parlare delle rispettive passioni. Nel caso in cui siano marzialmente diverse, pensiamo al Kung Fu e al Karate oppure – ancora meglio – a due diversi stili di Kung Fu, ecco che scatta il confronto.

moto disegnoSe quest´ultimo avviene dunque al bar o in pizzeria, seduti a fianco del nostro collega simile ma diverso, è quasi sempre cordiale, ragionevole, pacato: da sorrisi e da <<Che bello! Un nuovo amico con cui giocare e chiacchierare delle nostre passioni comuni!>> E fra parentesi – anche se poi mica tanto – trovo questa cosa abbastanza curiosa: faccia a faccia, in ambienti di relax, siamo tutti amici. <<Sai, noi del Jeet Kune Do abbiamo il backfist dopo il pak sao per spostare la guardia avversaria e poi colpire>>. <<Davvero?? Noi del Wing Chun ce l’abbiamo anche noi! Facciamo pak sao e poi Gua Choi!>> <<Ehi, ce l’abbiamo anche noi del Karate! Il pugno rovesciato, l’Uraken>>.

haters arti marzialiProvo a immaginare la stessa discussione fatta però davanti alla tastiera di un pc. Un tizio accende il computer, bramoso di leggere notizie e guardare video sulle sue care arti marziali. Comincia a scorrere su youtube (o molto spesso su Kung Fu Life) ed ecco che incontra un video o un articolo di qualcuno che parla di una tecnica. <<Aaaaaaaaaaah, che bellezza… adesso me lo devo proprio leggere e vedere se trovo qualcosa che non va, così criticandolo posso far vedere quante cose io so fare che lui crede si saper fare ma invece non sa fare>>. Ovviamente a fare questo ragionamento sono diversi tizi, e quindi il video o l’articolo si riempie di commenti.

Solo che non sono confronti tipo quelli al bar o in pizzeria! Eh no, questa volta suonano pressappoco cosi: <<Mah, tutta questa originalità non la vedo mica: il backfist c’è anche nel Wing Chun ed il Jeet Kune Do ce l’ha solo perché l’avete preso da noi>>. <<Ma che è questo scandalo! Mancano basi tecnico-tattiche-supereroistiche!>>. <<Guardate che non è niente di diverso dall’Uraken del Karate>>. Tanto la faccia dello schermo del pc non rischia di dare origine ad una temporanea perturbazione del quieto vivere consistente nel dover guardare in faccia qualcun altro dopo che gli si è parlato con ben poca educazione.

wushu san chi poIn ogni caso, il <<Ce l’abbiamo anche noi>> spesso termina con la famosa "perla del pirla" che non si fa mai attendere più di tanto. Consiste nel dire una cosa ovvia come se fosse la scoperta più sensazionale del millennio. Una roba del tipo <<Si, tutte le arti marziali partono dalla base della stessa montagna per arrivare alla stessa cima>>, <<Le tecniche sono quelle, alla fine: abbiamo tutti due braccia e due gambe>>, <<Veniamo tutti dalla stessa origine, il Tutto, il Tao>> etc. Il genio che risolve i fiumi di commenti con la saggezza filosofica del guru, con qualche tentativo fallito di simpatia.

Beh, non è così. Sarebbe come dire che le piroette nei diversi stili e generi di danza sono tutte uguali. Che il Do – Re – Mi – Fa è lo stesso in tutti i generi musicali. E grazie al Qi. Poi però la corsa a chi è più bravo, a qual è lo stile migliore non finisce mai. Ah si, già sento la perla del pirla: <<Non c’è cosa è meglio e cosa è peggio>>. Di nuovo, non è vero: le cose sono diverse e a seconda di cosa uno sta cercando alcune sono decisamente meglio di altre.

Se mi interessa la difesa personale, anche se il backfist c’è sia nel Systema che nel Wushu moderno è assolutamente diverso. Una cosa però i due hanno in comune: se mi interessa la difesa personale il Systema e il Wushu moderno sono peggio del Jeet Kune Do o della Muay Thai. Non c’è niente da fare: con questi ultimi impari a ledere, con quelli lì al massimo a fare qualche morbido balletto o qualche salto bellissimo quanto inefficace. Attenzione però: a parità di abilità. Vuol dire che l’unica cosa diversa tra due praticanti di metodi del genere deve essere appunto la disciplina. Perché se quello che pratica Systema è forte, veloce ed ha esperienza e quello che fa Muay Thai ha scoperto che esistono le palestre tre ore prima non vale.

RyabkoPerò <<questo lo abbiamo anche noi>>. Si, perché quanti modi di tirare un pugno sono possibili? Mica così tanti. Quello che varia, in realtà, è tutto ciò che a quel pugno conduce. Catene cinetiche, posizioni, caricamenti, guardie, movimenti del corpo, timing etc. Tutte le arti marziali condividono questi principi, ma li interpretano in maniera assolutamente diversa. Lo stile di movimento del Winh Chun è diversissimo dal Jeet Kune Do e dal Karate a prescindere che si stia portando un backfist, un calcio laterale o una gomitata. La differenza risiede molto più a monte, mentre la tecnica specifica è solo a valle.
<<Ce l’abbiamo anche noi>> può però essere un ottimo sistema per conoscere qualcosa di diverso, migliorare imparando metodologie diverse per tecniche apparentemente simili. Però al bar o in pizzeria, perché sotto video e articoli possiamo imparare ben poco dalle perle dei pirla.

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