La san chi bu rappresenta una tra le posizioni base di molti stili e racchiude in se numerosi concetti interessanti che è utile apprendere.
La posizione si assume mantenendo la gamba posteriore flessa con il piede che punta verso l’esterno con un angolo vicino ai 45° e la gamba anteriore flessa (in misura minore) con il piede che punta in avanti. Il peso, come descritto dal nome (san: tre, chi:sette) è distribuito al 30% sulla gamba anteriore e al 70% sulla gamba posteriore.
La tecnica di base è molto semplice e non sono rischieste particolari doti atletiche per eseguirla in modo corretto. Attenzione però, l’apparente semplicità non deve trarre in inganno, siamo di fronte ad una posizione che può essere classificata come un crocevia verso altre posizioni e che per questo motivo va curata perfettamente sia per quanto riguarda il bilanciamento dei pesi, sia per il tono muscolare.
L’atteggiamento della san chi bu non è nettamente riconducibile ad una situazione di attacco o di difesa ma piuttosto ad una situazione di controllo dell’avversario e di predisposizione alla massima mobilità. Salire in du li bu o andare in kung bu deve risultare semplice, se la posizione è eseguita correttamente.
Gli aspetti da curare
La distanza tra i piedi rappresenta un fattore molto importante per assumere i giusti angoli. La gamba posteriore va mantenuta più raccolta per concentrare maggiormente il peso, per questo motivo una posizione troppo aperta porterà il peso a distribuirsi in modo uniforme tra i due piedi, cosa che va assolutamente evitata. La gamba posteriore deve essere “carica” in modo da guidare l’azione in modo rapido.
Come allenarla sul tappeto
Come ho già scritto la san chi bu può essere immaginata come un crocevia tra varie posizioni e atteggiamenti e come tale sarebbe bene allenarla. Una volta apprese le caratteristiche di base, cosa che può essere fatta allenando la posizione a vuoto, la san chi bu può essere introdotta in routine di allenamento del movimento, per esempio:
- Partendo dalla san chi bu in una “guardia semplice” andare in pu bu eseguendo una parata bassa.
- Dalla pu bu ritornare in san chi bu con una guardia qualunque.
- Avanzare in kung bu sferrando un pugno sx.
Durante l’esercizio va prestata attenzione alla stabilità e soprattutto in fase di attacco (kung bu) al direzionamento della forza delle gambe che tramite la rotazione del bacino deve essere trasferita nella tecnica sferrata. La distanza dei piedi deve essere simile in tutte le fasi dell’esercizio e le eventuali correzioni devono essere fatte evitando di causare problemi di stabilità.
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