Questa settimana parliamo della henda bu posizione similare alla kung bu ma differente nel campo di applicazione. Nel precedente post di questa rubrica abbiamo parlato della pan ma bu e di come questa estenda i concetti base della ma bu variandone qualche piccolo dettaglio. Per la henda bu il discorso è praticamente il medesimo, solo che in questo caso la posizione base che si modifica è la kung bu. Partendo da questa è sufficiente orientare i piedi paralleli fra loro e girare il busto nella stessa direzione dei piedi. Vuol dire fare una kung bu orientata lateralmente e con il bacino molto più allineato al busto. Si ottiene una posizione meno votata all’attacco e più adatta ad un cambio di direzione rapido, cosa che con la kung bu risulta invece difficile.
Gli aspetti da curare
La henda bu è una posizione molto semplice che offre fin da subito molta stabilità, i piedi poggiano entrambi completamente a terra e la gamba posteriore è estesa come se fosse in fase di spinta con i muscoli in tensione ma non contratti. Per muoversi velocemente bisogna imparare a rilassare i muscoli antagonisti all’azione, quando siamo in posizione cerchiamo sempre di capire lo stato di ogni singolo muscolo perché una posizione troppo tesa sarà di grande ostacolo al movimento che andremo a fare per uscirne.
Il busto va mantenuto dritto e come già detto orientato nella direzione in cui punta il piede anteriore.
Attenzione poi a mantere l’angolo della gamba piegata che deve essere sempre intorno ai 90° con il quadricipite idealmente parallelo al terreno.
Come allenarla sul tappeto
Le henda bu può essere allenata come posizione a se stante, come posizione di destinazione o come posizione di passaggio.
Nel primo caso possiamo immaginarla come uscita da una tin bu piuttosto che un apertura laterale dalla ma bu. A prescindere dalla posizione di partenza (potrebbe anche essere l’hi be)il concetto che sta alla base è sempre un apertura laterale effettuata spingendo con la gamba che poi va distesa. Quest’azione permette un movimento rapido e veloce che può essere utilizzato per colpire spostandosi dall’asse di partenza.
Per usare la henda bu come posizione di “destinazione” si va a sfruttare invece un altro principio: la rotazione. Mentre siamo in kung bu abbiamo il busto, e di conseguenza il bacino, rivolto in avanti in una sorta di torsione, cambiando angolazione possiamo scaricare l’energia immagazzinata effettuando una rapida rotazione nel verso della henda bu. Spesso si sentono i maestri dire che per colpire bisogna “ruotare le anche”, questo è uno di quei casi poiché la potenza viene tutta dalla rotazione che si esegue.
Anche come posizione di passaggio la henda bu si dimostra valida essendo un ponte naturale tra la ma bu e la pu bu.