Aggressore predatore e aggressore maschio alpha

lupi

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lupiTrattiamo anche oggi di difesa personale in relazione alle arti marziali. Si, perché nonostante tutto continuo a ripetere che siano due cose diverse, molto spesso addirittura in antitesi. Ed è proprio questa la ragione per cui c´é sempre poca chiarezza: è molto difficile accettare che una disciplina praticata per una vita, che è diventata parte integrante della propria esistenza, che ha contribuito a definire la propria identitá, possa ad un certo punto "tradirci". Rivelarsi qualcos´altro da quel sistema infallibile di tutela della propria incolumitá. Se poi ne sei diventato maestro, al punto che magari ti definisci tale anche nel presentarti alle persone e addirittura te lo scrivi da solo sul nome del profilo Facebook… beh, è proprio dura.

MMAMa bando alle polemiche, anche se peró sono belle salate e saporite. Volevo riflettere su un aspetto a mio avviso molto interessante:chi è l´aggressore. Da quando l´MMA ha drasticamente ferito il nostro orgoglio di tradizionalisti del Kung Fu dei Tao Lu, le palestre hanno capito che nelle locandine pubblicitarie dei corsi di Muay Thai, Boxe ed MMA stesse è molto utile scrivere robe tipo "vuoi imparare a difenderti da un’aggressine? Vieni a fare Mixed Martial Arts con noi!"

kung fu monaco shaolin xi buCome se il punto fosse quello… non lo è. Intendiamoci: personalmente credo che un buon pugile sia decisamente più in grado di difendersi rispetto ad un Sifu incravattato nel suo kimono cinese mentre si difende dall’aria colpendola durante una forma. Qui però bisogna spezzare una lancia a favore delle arti marziali veramente pensate per la difesa personale. Metteremo quindi da parte, perché proprio non è possibile fare altrimenti, le discipline troppo pittoresche che sono a mio avviso ben lontane dalla realtà dello scontro reale. E quindi, purtroppo, praticamente tutti gli stili di Kung Fu Tradizionale imitativi o pseudo-tali.

aggressore armatoDa una parte gli sport da combattimento: letali ma sottostanti ad un pur minimo regolamento (per esempio le MMA), categorie di peso e tutte le altre cose che sappiamo bene. Dall’altra discipline come Wing Chun, Jeet Kune Do, Krav Maga, Keysi Fighting Method, Infinity Martial System e Syst… ehm, no scusate: Systema proprio NO. Non fino a quando qualche praticante dell’arte dei killer russi non mi dirà <<Ok, allora tu adesso mi attacchi sul serio con un coltello finto e io ti devasto con il mio lavoro morbido interno>>. Discipline, dicevo, in cui l’unica regola è che non ci sono regole: da strada, antiaggressione, antistupro, antirapina, etc. La nostra domanda diventa quindi: tra sport da combattimento e difesa personale, chi è l´aggressore? E ancora più importante: chi è l’aggredito agli occhi dell’ aggressore?

occhi animale aggressoreQuando ci prepariamo per andare sul ring a combattere, possiamo ipotizzare almeno un paio di ipotesi. La prima: combattiamo contro noi stessi, contro i nostri limiti. Ci mettiamo alla prova, sfidiamo il nostro talento, le nostre capacità. Ecco, l’avversario siamo noi stessi: questa è l’ipotesi più "colta", riflessiva ed interiore. La seconda: abbiamo un istinto animale così forte da sentire il combattimento come la nostra via. Non c’è una ragione precisa: ci piace combattere. Ci fa sentire vivi, forti, realizzati. Si sale sul ring e vinca il migliore. L’avversario è quell’altro tizio che si sente esattamente come noi, ha lo stesso nostro sguardo ed è disposto a prendersi un sacco di botte per dimostrarci di essere lui il più forte.

Di quale istinto stiamo parlando? Di quello di dominanza. Il balboiano fighting to survive è da interpretare qui non come "mors tua vita mea": infatti il nostro avversario può gettare la spugna o battere a terra e l’arbitro alzerà il nostro braccio al cielo. Saremo noi i maschi alpha, tra i due, l’esemplare più forte, il dominante, il capobranco. Come quando due lupi combattono per stabilire chi comanda: è rarissimo che lo scontro termini con la morte di uno dei due. Più spesso, tante ferite per uno che se ne va con la coda fra le gambe e l’altro che ottiene il diritto di mangiare per primo e avere tutte le femmine che vuole. Il maschio alpha, il lupo, il combattente dominante.

leone a cacciaMa nella realtà della difesa personale non si tratta di questo. Lì, invece, fighting to survive significa proprio che se perdi muori. Non ci sono due lupi che combattono: ci sono un lupo ed un capriolo, un predatore e una preda. Un rapinatore, armato o meno, vi ferma e vi minaccia perché vuole qualcosa. Se è un rapinatore vero, non gli interesserà granché il fare il bullo tanto per fare il bullo. Semplicemente, vorrà qualcosa da voi.

Un tossicodipendente in crisi di astinenza che tenta una rapina è l’esempio migliore: magari quel ragazzo, se non avesse incontrato la maledizione della droga, non ci avrebbe mai pensato a delinquere. Forse è anche un bravo ragazzo. Ma adesso sta male, senza sostanza sente di non riuscire a sopravvivere. E quindi ruba e rapina. Ma non ha nessuna intenzione di capire chi tra lui e voi è il più forte. Infatti, se gli date ciò che vuole, quasi sempre nessuno si fa male e il poveraccio se ne va con il maltolto.

aggressore e predaIn definitiva: su un ring ci sono due lupi, tigri, leoni. Pari livello, finché il verdetto dello scontro non deciderà chi è il dominante. Istinto di dominanza: l’avversario è un rivale, uguale ed opposto. In strada ci sono un lupo ed un capriolo, una tigre ed una zebra, un leone e una gazzella. Un predatore e una preda. Il vostro essere preda è definito dal fatto che siete già in svantaggio e prova ne è che quasi sempre questo genere di aggressioni sono a mano armata. Per l’avversario, voi non siete un rivale ma una risorsa. Istinto di sopravvivenza nudo e crudo.

 

3 risposte

  1. ciao mark come al solito i tuoi articoli sono ricchi e soprattutto belli da leggere,e ti faccio i complimenti perchè hai uno standard qualitativo che riesci sempre a mantenere!beh che dire ti do ragione su tutti i fronti,poichè la strada è un terreno di morte il ring è un terreno di sfida!ti saluto mark di nuovo complimenti!

  2. Hi – interesting blog. The Shaolin Warrior Monk in the picture is my teacher, Master Shi Xing Wu (teaching in Canada). Please identify his name in the blogs posting where you have used his image as he is an Athelete and has worked very hard to become a Shaolin Monk and we should all respect that. If you would please ask permission to use any of his or his school’s images first, it would also be appreciated. http://www.shaolintemple.ca
    Thanks and Amitofou.

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