3 modi per danneggiare il Kung Fu con internet

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La nostra epoca è digitale. Internet ci accompagna in ogni momento della nostra giornata e per lavoro o per svago c’è sempre un sito da visitare.
In questo scenario il Kung Fu non fa eccezione.
La rete è prima di tutto un’opportunità di divulgazione e di comunicazione e di conseguenza un’ottima opportunità di promozione del Kung Fu. Tuttavia può essere anche un’arma a doppio taglio se usata in modo “poco utile”.
Bisogna dire che in rete si possono trovare ottime idee di promozione legate a diversi aspetti dell’arte marziale cinese, ma non mancano certo degli spunti e le iniziative di “dubbia natura”.
Ad esempio, gestendo la rubrica del lunedì dedicata ai video di Kung Fu presenti in rete mi sono imbattuto in video promossi come Kung Fu, ma che di Kung Fu avevano ben poco. Dal super maestro che blocca i pugni con l’energia, all’esponente di un formidabile sistema di difesa personale che atterra gli avversari con un piccolo colpo sul polso, all’insegnante di Tai Ji che non sa che il Tai Ji è Kung Fu, sul web c’è da sorridere … e da riflettere.

Voglio condividere in questo post 3 aspetti che caratterizzano un utilizzo della rete che secondo me è dannoso per la diffusione del Kung Fu.

1 Più o meno è così.
Uno dei principali utilizzi che viene fatto del web riguarda la promozione della propria scuola o corso di Kung Fu. Quando ci si promuove si desidera mostrare al pubblico un’immagine che possa essere accattivante. E si scrive. Si descrive il proprio stile specificandone le caratteristiche che lo rendono valido, importante. Così, ad esempio, si possono trovare così corsi di Kung Fu Tradizionale che insegnano la difesa personale. Senza entrare nella consueta discussione incentrata sull’applicabilità del tradizionale possiamo sicuramente affermare che difesa personale e Kung Fu Tradizionale sono due discipline distinte anche se intersecate.
Data la complessità di un’arte come il Kung Fu, credo sia importante divulgare informazioni precise.
Non esiste lo stile migliore degli altri, ma lo stile che si sposa con le esigenze del praticante. Dare al pubblico che ancora non lo conosce una fotografia del Kung Fu precisa nei dettagli non può che agevolarne la diffusione.

2 Se lo fai tu è sbagliato
Il mondo del Kung Fu è competitivo. È sufficiente leggere qualche forum sulle arti marziali per rendersi conto di quanto maggiore sia l’energia usata per insultare rispetto a quella utilizzata per divulgare.
L’universo di stili che caratterizza il Kung Fu porta inevitabilmente con sé la difficoltà ad accettare le peculiarità di uno stile diverso da quello che si pratica. L’esperto di Shaolin non dirà mai che il Tang Lang è meglio, il praticante di Wing Chun riterrà la sua arte superiore al Jeet Kune Do, etc. Non a caso nell’antica Cina tali diattribe erano risolte con il confronto diretto. Nel moderno occidente il confronto è spostato sui forum e blog. Trollare è diventato l’esercizio preferito di alcuni praticanti di arti marziali. La ritengo una pratica fastidiosa è lesiva per l’ambiente Kung Fu. Il confronto è stimolante solo se diretto da menti aperte e rispettose dell’opinione altrui.

3. Sono forte. Ho fatto il video
Uno dei punti di forza della rete è che ha dato a tutti la possibilità di apparire. Fino a qualche anno fa mostrarsi in televisione era un lusso per pochi e chi riusciva ad apparire aveva qualcosa di significativo che altri giudicavano degno di essere ripreso da una telecamera. Oggi è sufficiente un cellullare e Youtube per divenire una goccia nel mare di immagini fruibili da chiunque sia connesso. La rete è colma di video di insegnanti che si mostrano invincibili e quasi dotati di poteri magici. Accennavo prima alla capacità di bloccare pugni con la sola imposizione delle mani o tecniche di difesa personale quanto meno “dubbie”.
Non esistono regole da seguire per promuovere il proprio Kung Fu, tuttavia ogni fotografia del Kung Fu che inviamo in giro per il web contribuisce al quadro generale di cui facciamo parte tutti noi Kungfuisti.
Averne cura potrebbe essere una buona idea.

Ad esempio, Le tecniche mostrate secondo voi funzionano? La reazione delle persone colpite non è un pò eccessiva?

5 risposte

  1. Concordo in pieno su quanto scritto…ovviamente questo non vale solo per il mondo del kung fu, ma per tutte le arti marziali in genere…E’ incredibile che anzichè concentrarsi sul proprio percorso ci si concentri su quello degli altri denigrando, offendendo, dicendo di essere i migliori…Se questi non devono essere atteggiamenti di un marzialista tantomeno lo possono essere di un istruttore o di un maestro…per quanto mi riguarda a me piace pubblicare sul canale youtube della mia scuola tutto, anche le prestazione che non sono spettacolare come per esempio gli esami di cintura di allievi di grado basso…questo per far capire che l’arte marziale è prima di tutto sacrificio, lavoro duro, non esistono i miracoli…l’arte marziale è un percorso di crescita in cui ci si scontra inevitabilmente con i propri limiti…in questo anche noi maestri abbiamo un ruolo importante che è quello di essere sinceri con i nostri allievi: bleffare è un insulto verso se stessi, verso l’allievo e verso l’intero universo delle arti marziali…Un allievo apprezzerà molto di più un maestro umile, che non fa sfoggio di sè, che non si dichiara invincibile, ma anzi dimostra le proprie debolezze, le proprie fragilità rispetto ad un superman che inevitabilmente sarà destinato ad essere smascherato…un piccolo appunto: per quanto riguarda le tencniche di Pantazi presentate nel video io non posso ancora esprimermi…mi piace pensarmi come ad un illuminista mosso dalla fiducia nella ragione e la fiducia nella ragione prevede che un qualcosa vada provato sulla propria pelle per poter essere giudicato…ragion per cui sabato incomincerò un percorso di apprendimento dei punti di pressione e delle tecniche di Pantazi…se non funzioneranno ve lo farò sapere 🙂

  2. Ciao a tutti. Devo ammettere che questo e’ un problema sempre crescente. Concordo con Paolo. Un video e’ difficilmente giudicabile se non si prova con mano. Spesso come scuola abbiamo ricevuto oltre ad elogi anche critiche (sempre via web). Sono sacrosante nulla da dire. Ma essere etichettati come sfruttatori del kung fu per guadagno facile e’ veramente triste. Speravo che i forum fossero un modo per confrontarsi in uno scambio reciproco di idee. Invece diventa sempre piu un luogo per criticare tutto ciò che non esca dalla propria scuola. E quando si cerca di invitare o di creare un meeting (ovviamente amichevole) si rischia di far parte di quelle persone che cercano lo scontro a tutti i costi. E’ un cane che si morde la coda. Per fortuna la maggior parte delle persona ragiona con la testa piu che con i muscoli. Buona giornata a tutti

    1. Ho letto le parole indecenti e indegne che hanno scritto sotto i video del M° De Rosa e sinceramente ho provato un moto di disgusto. Questi personaggi purtroppo a parole dimostrano che non hanno capito i veri valori che un percorso duro come quello delle arti marziali dovrebbe insegnare: umiltà e rispetto sempre…Purtroppo queste diatribe dimostrano soprattutto la pochezza di chi le innesca e non posso provare che compassione verso chi dopo anni di lavoro su di sè sembra non aver colto minimamente che ognuno di noi è sempre maestro e allievo e che l’apprendimento non si può mai esaurire…chi si permette di giudicare in tal modo si è già commentato da solo…

      1. Pienamente d’accordo con quanto dici. Purtroppo tali individui, si riempiono la bocca di tante belle parole che effettivamente conoscono e tanto di cappello, ma il fine è sempre uno solo: denigrare il lavoro degli altri e promuovere il proprio. Chi parla di filmati propagandistici e poi mette video su youtube, fatti per mettere in mostra quello che definiscono “vero modo di lavorare con la arti marziali” o “metodo autentico” non è farsi o cercare di farsi pubblicità sperando magari di “sfondare”? L’invidia verso chi ha creato un metodo, l’ha reso più o meno noto ed è in continua crescita ed evoluzione, è una brutta bestia.

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