Il post del 9 marzo sui 10 tipi di guerriero ha riscosso moltissimo successo (leggilo qui), e sono sicuro che il motivo sia che molti di voi hanno incontrato gli stessi personaggi che mi hanno fatto riflettere su come, a volte, le persone tendano a comportarsi e a pensarla in modi simili. E senza mettersi d´accordo. Molti di voi hanno quindi incontrato il guerriero assoluto 1 e 2, quello metafisico, quello del futuro, quello manesco, etc.
Come vi avevo a suo tempo accennato, peró, quei 10 tipi sono solo alcuni esempi della miriade di personaggi che si vedono nei nostri kwoon. Ne avevo tralasciati alcuni per ragioni di spazio, ma è arrivato il momento di raccontarveli, nella solita speranza che possiate poi scriverci dei vostri tipi di incontri in palestra.
1. Il guerriero timido
Hai il dubbio che sia muto, quindi gli ripeti 1000 volte lo stesso concetto. Il problema è che l´unica prova che lo ha compreso sarebbe il saper mettere in pratica quello che stai cercando di insegnargli, e sappiamo bene che nelle arti marziali non si impara tutto subito. Quindi non capisci se capisce, ma niente: se glielo chiedi muove un po´ la testa di qua e un po´ di lá. È un si o è un no? Ad un certo punto, poi, arriva il momento di insegnargli a colpire, ed alle tue insistenti richieste di portare i colpi lui ti tira fuori la chicca: <<Ma… ho paura di farti male…>> No no, ragazzo, mettiamoci d’accordo: cosa fai, vieni ad imparare da uno che si farebbe fare male da un tizio muto, che non ha mai tirato un pugno in vita sua e che, soprattutto, mira ai colpitori? Non hai scelto un gran maestro, sai.
2. Il guerriero orgoglioso
È parente del guerriero manesco, ma con quest’ultimo condivide solamente l’indole aggressiva. Il manesco può, infatti, esagerare perché vuole stupirti, perché è ingenuo e non si rende conto della sua forza fisica, perché quella sera ha le scatole girate. Il guerriero orgoglioso, invece, è quello che, quando gli metti le mani in faccia senza però fargli male, si infastidisce. Tu gli dai un buffettino che non ucciderebbe nemmeno una zanzara, perché il tuo lavoro è fargli notare che non è protetto, e lui te la mette sul personale. Decide quindi di dimostrarti che può dartele e a te non resta che scegliere: o gli spieghi che così non va, o gliele dai tu a lui e i buffetti diventano schiaffoni.
3. Il guerriero vendicativo
È venuto in palestra ad imparare l’arte del combattimento totale perché ha ricevuto un affronto. È stato umiliato, picchiato da qualcuno, sopraffatto da qualche bullo di quartiere. Così non si può più andare avanti: avrà la sua vendetta, in questa vita o nell’altra. Si allena al sacco, ma invece della scritta <<Everlast>> vede il volto del suo nemico. Ogni tanto vorrebbe gridare <<Draaaagooooooo>> oppure indossare la fascia di Rambo sulla fronte. E tu, si, proprio tu: sei il Ra’s Al Ghul di tutto questo e devi formare il nuovo Batman.
4. Il guerriero impaurito
Qui apro una parentesi abbastanza seria e decisamente poco ironica. A volte, a lezione, ho incontrato aspiranti allievi che hanno deciso di praticare un’arte marziale perché sono stati aggrediti e ne sono rimasti shockati. Se non addirittura rapinati o minacciati con un’arma, a volte mi è capitato di dover insegnare anche a ragazze quasi vittime di abusi sessuali fortunatamente mancati. O, purtroppo, riusciti. Sono persone che si allenano per cercare più fiducia in se stesse, che vorrebbero camminare senza percepire continuamente la stessa minaccia che li ha resi spauriti e spaesati. Qui non importa tanto lavorare sulla loro efficacia, non solo almeno: il vostro sarà un lavoro in buona parte psicologico.
5. Il guerriero bodybuilder
Stai cercando di spiegarglielo in tutti i modi: se fai un lavoro estremo di massa perché vuoi i dorsali che non lasciano nemmeno toccare le braccia al tronco, poi è difficile toccarsi le punte dei piedi. Non è che sia meglio fare Kung Fu che bodybuilding, ma se vuoi toccarti le mani girando le braccia dietro la schiena o mettere la testa sulla punta dei piedi è normale che se hai dei pettorali da pitbull sarai fisicamente penalizzato. Il lavoro di massa, inoltre, è diverso dal lavoro di forza esplosiva e forza veloce: i pugili hanno la massa che devono avere, ma non si allenano con i carichi come un bodybuilder che deve gonfiarsi per far schizzare fuori le vene e vincere Mr. Olympia. Ripeto: non è da biasimare la scelta, ma la pretesa di avere tutto.
6. Il guerriero Ridolini
Vorresti guardarlo e chiedergli cosa diavolo ha da ridere. Lo colpisci, ovviamente con il solito e innocuo buffetto, e lui ride. Ma non è che ride per quella sorta di fisiologico imbarazzo che viene a tutti quando il nostro maestro ci rivela, con uno schiaffetto, che siamo scoperti. No no: ride proprio della situazione, del fatto che qualcuno ti stia schiaffeggiando durante una lezione dove si impara a non farsi schiaffeggiare. Cosa ti aspettavi, di arrivare imparato?
7. Il guerriero smemorato
<<Allora ragazzi, adesso dobbiamo fare questo e questo e quello e quell’altro. E dobbiamo farlo così e così e colà e colà. Avete capito?>≫ Tutti in coro: <<Siiiiii!>> Poi vai da lui e vedi che guarda il vuoto, mentre davanti il suo compagno, rassegnato, sta in guardia attendendo qualcosa di ignoto. <<Quindi cosa dobbiamo fare?>>, ti dice. Guardi il suo compagno per capire se sia tu ad essere incomprensibile o se sia lui ad essere addormentato e il suo sguardo ti leva ogni dubbio: è proprio lui che ha la testa per aria perché gli altri hanno capito tutti.
8) La guerriera femminista
Detesta qualsiasi cosa che possa in qualche modo essere inerente al genere maschile. Se davanti ha il guerriero del futuro o quello chiacchierone, che oramai sapete essere notoriamente sfaticati, si sente come una leonessa davanti ai leoni: è lei la cacciatrice vera, loro sono solo dei poltroni. Se la trovate di vena particolarmente estrema, poi, decide che davanti non ha leoni, ma agnelli: a questo punto sono semplicemente delle prede, e che qualcuno fermi una donna incazzata.
9. Il guerriero che non deve chiedere mai
Nemmeno ti saluta e ovviamente non partecipa alla lezione. Viene ad assistere perché prima deve vedere se sei all’altezza della sua maestosità. Sguardo penetrante che nemmeno Clint Eastwood e petto in fuori, gira per la sala pesi con cannotierina e guantoni in mano, considerando solo quelli come lui. Se non sei abbastanza bullo, non fai per lui. Se non sei abbastanza macho, non sei del suo livello. Beh, anche Antonio Banderas ad un certo punto s’è messo a parlare dolcemente ad una gallina.
10. La guerriera esigente
Cosa realmente esiga, però, non è dato saperlo. E l’allenamento è troppo allenamento, e la forma è troppo poco forma, e il combattimento è troppo combattimento e qui e lì e su e giù. Preparazione fisica: si lamenta che è troppa. Se abbassi i giri, si lamenta che è troppo poca. Applicazioni: non troppe che deve fare la spaccata come quelli del wushu moderno. Fai le forme e vuole invece imparare a difendersi. Vuole sapere tutto facendo però 2 ore di allenamento alla settimana e soprattutto mollando al terzo giro di corsa. Capirà, prima o poi, che il corso non è cosa sua.
E voi, ragazzi? Attendo notizie!